La SEO on site: tutto quello che devi fare (e non fare) per posizionarti in cima alle SERP

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Che cosa è la SEO? Qual è la differenza che corre tra la SEO on site e la SEO off site? Qual è la migliore strategia per posizionarsi sui motori di ricerca? Come scegliere il miglior servizio SEO? Ecco tutto quello che devi sapere!

Per poter parlare delle differenze che ci sono tra un’azione di SEO on site e un’azione di SEO off site o per illustrare, ad esempio, una buona strategia per posizionare un sito all’interno di un motore di ricerca, è necessario definire il concetto stesso di SEO.

Un po’ di storia: quando nasce la SEO?

Brevemente la storia della SEO si percorre attraverso l’individuazione di tre dati molto importanti:

  • 1994: ci fu la nascita di WebCrawler, primo motore di ricerca in grado di indicizzare ogni parola di ogni singola pagina
  • 1996: grazie a Larry Page e Sergey Brin nasce Back Rub, in futuro si trasformerà in Google
  • 1997: nasce il termine ottimizzazione per i motori di ricerca
Google evoluzione loghi

L’evoluzione del logo Google

 

La nascita della SEO fu la naturale conseguenza dell’evoluzione del web: nel 1991 andò online il primo sito, nel 1997 si contavano attivi più di un milione di siti. Da questa data il ranking sui motori di ricerca iniziò a essere considerato un parametro molto importante, nacquero quindi gli algoritmi che portarono i web-master a dover fornire ai motori di ricerca i meta-tag per l’ottimizzazione. Da quel momento si incominciò a parlare di keywords. Nei dieci anni tra il 1999 e il 2009 i siti web cominciarono a prendere confidenza con elementi come meta-keyword, meta-title e hyperlink e in questo senso fu Google il primo search engine a dare un potente peso ai collegamenti ipertestuali ai fini del posizionamento nelle SERP. Tuttavia, negli anni, proprio a causa di illecite manipolazioni, grosse aziende (caso BMW) ne fecero le spese incorrendo in gravi penalizzazioni sui motori di ricerca.

Attraverso il rilascio di periodici aggiornamenti, nel tempo Google ha costretto gli addetti del web a seguire determinate “regole” di buone condotta. Tra i principali updates ricordiamo Caffeine nel 2009 (sistema che permette una migliore indicizzazione dei dati), Panda nel 2011 (sviluppato per ridurre il ranking dei siti di scarsa qualità), Penguin nel 2012 (ideato per penalizzare tutti i link non spontanei). Con il Mobile First Index, rilasciato a novembre 2016, Google decide considerare come predefinita la versione mobile di un sito web. Cambiamenti continui che hanno fatto della SEO un elemento imprescindibile in ogni strategia di web-marketing.

Che cos’è la SEO?

La Search Engine Optimization comprende tutte quelle attività volte a migliorare il posizionamento organico del tuo sito sui motori di ricerca. Cosa significa organico? Il posizionamento organico è il posizionamento naturale del sito all’interno dei motori di ricerca: nessuna campagna di sponsorizzazione né annunci a pagamento (attività di un SEM specialist), ma solo azioni di ottimizzazione on site (e off site) utili a superare la concorrenza dei tuoi competitor sui motori di ricerca, con l’obiettivo di migliorare i risultati di ricerca di parole chiave impostate all’inizio del progetto. Ristrutturare l’architettura di un sito, rivedere la struttura dei contenuti, attuare una efficace strategia di link building, per esempio, solo alcune delle tecniche in chiave SEO che potrebbero dare una svolta decisiva per posizionare al meglio il tuo sito web.

Differenza tra SEO e SEM

Quante volte, in una campagna di marketing, hai sentito associare questi due termini?

È importante comprendere che sono due discipline vicine e complementari ma che utilizzano tecniche differenti: da una parte troviamo la figura del SEO Specialist o consulente SEO, il professionista che attraverso mirate azioni di SEO on page e off page porta il tuo sito tra i primi risultati sui motori di ricerca per determinate keywords.

Dall’altra parte abbiamo, invece, il SEM specialist, figura importante attorno alla quale ruota il mondo dell’advertising: obiettivo del consulente SEM è far apparire il tuo sito in cima ai risultati sponsorizzati sui motori di ricerca. Questo risultato viene raggiunto attraverso il pagamento a Google per ogni click di ogni accesso su determinate parole che l’utente ricerca sul web.

Ovviamente sono due figure estremamente importanti che lavorano possono lavorare insieme. Possiamo affermare che ogni strategia rappresenta un caso unico e, a seconda di ciò che si vuole ottenere e dei risultati che si intende raggiungere, si può decidere se collaborare con un consulente, con l’altro oppure con entrambi.

 

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Definizione di SEO on-site

Con l’attività di on-page SEO si punta a ottimizzare le pagine interne di un sito. Ovviamente il buon posizionamento del tuo sito sui motori di ricerca non è soltanto strettamente dipendente da questo, nel processo intervengono anche altri fattori come ad esempio l’anzianità del dominio, la velocità di risposta del sito, la frequenza di rimbalzo*.

*La frequenza di rimbalzo indica la percentuale di utenti che abbandona il tuo sito web dopo aver visitato soltanto una pagina.

 

Come si struttura l’attività di SEO on site?

Da una parte abbiamo l’ottimizzazione in chiave HTML, dall’altra troviamo invece l’ottimizzazione relative alle immagini e ai contenuti: per migliorare la posizione organica di un sito è necessario sapere che ogni sito ha al suo interno un codice HTML, invisibile all’utente, visibile al browser; maggiore sarà la chiarezza con la quale il browser leggerà il codice, maggiori saranno le possibilità di avanzare nelle SERP. Ricorda che anche i motori di ricerca, come gli umani, devono avere ben chiaro l’argomento e affinché ciò avvenga bisogna che il codice sia ben scritto e che la struttura del sito sia gerarchica per poterne indicizzare al meglio le pagine.

Principali step di ottimizzazione on site:

  • Creazione della Sitemap: è un processo davvero molto importante, soprattutto per siti con molte pagine. La sitemap è, fondamentalmente, una cartina geografica che indica a Google le risorse che compongono un sito. Una sorta di indice utile anche all’utente che vuol trovare velocemente i contenuti che gli interessano. A questo proposito bisogna distinguere due tipi di Sitemap: la Sitemap HTML utile gli utenti del sito (una pagina web con una struttura ad albero) e poi la Sitemap XML che serve a fornire a Google l’elenco della pagine che compongono il sito.
  • Ottimizzazione delle URL: l’URL è il primo elemento che indicizza un motore di ricerca ai fini del posizionamento quindi è importante che al suo interno contenga keyword di riferimento ed eviti le stop words (articoli, congiunzioni ecc).
  • Ottimizzazione del title: è l’elemento fondamentale per ottenere un buon posizionamento nelle SERP. Il title deve contenere al suo interno la keyword di riferimento e, ovviamente, il brand. Il title ideale è rappresentato da “Keyword | Brand” per ogni singola pagina. Motori di ricerca ed esseri umani devono avere ben definito ciò che troveranno cliccando su ogni pagina del tuo sito.
  • Ottimizzazione della meta description: posizionata sotto titolo e URL, la meta description è una breve descrizione di ciò che l’utente troverà in pagina. Recentemente Google ha aumentato i caratteri degli snippet, portandoli da 160 a 250. Le meta description non incidono ufficialmente in maniera diretta sulla SEO ma sono utili per aumentare la percentuale di CTR (click-through-rate).
  • Ottimizzazione dei contenuti: è una parte molto importante in chiave SEO, infatti, rendere un contenuto leggibile e ben strutturato è un’abile azione SEO friendly. In che modo? Rendi il tuo testo armonioso, spontaneo, naturale, personalizzato e utilizza un sufficiente numero di keywords, suddividi il tuo testo in paragrafi <p>, utilizza gli heading tag h1, h2, h3, ecc (sono molto utili per i motori di ricerca), utlizza i marcatori come grassetto <strong> o corsivo <e> o <i>, sfrutta i link interni al tuo sito anche per fare approfondimenti o utilizza link esterni con contenuto di valore.
  • Ottimizzazione delle immagini: anche gli elementi multimediali possono essere “sfruttati” nel mondo SEO e ottimizzati in maniera corretta possono aumentare il significato risultando rilevanti per le query. Quali elementi modificare? Nome del file, testo alternativo, titolo dell’immagine, dimensione in pixel (non utilizzare immagini troppo pesanti).

 

Differenza tra SEO on site e SEO off site

Come scritto qualche riga più in su, c’è una netta differenza tra un’azione di SEO on site e un’azione di SEO off site: con la prima si punta a migliorare tutto ciò che è interno alle pagine del sito, dal codice HTML ai contenuti, mentre la seconda riguarda la gestione dei link su altri siti che puntano al tuo. I link, ancora oggi influiscono molto e, ragionando in percentuale, corrispondono a circa il 40% di tutta l’attività: quindi è molto importante la quantità di link che puntano verso il sito anche se più rilevante ancora è la qualità dei link: potenzialmente, infatti, un sito con un minor numero di link in entrata potrebbe avere godere di un posizionamento migliore.

Il meccanismo per aumentare la link popularity, in sostanza, è abbastanza semplice da comprendere: maggiore sarà l’autorevolezza della fonte che cita il tuo sito, maggiore sarà l’importanza che esso acquisirà.

È una fase lunga, talvolta difficoltosa, costruire una buona rete di back-link attraverso la link building prevede attività di guest-postingarticle-marketinginfluencer marketing nonché una forte attività social. SEO on site e SEO off site sono due attività parallele e complementari che utilizzate insieme possono portare a dei risultati eccellenti!

 

Cinque trucchi per la tua strategia SEO ideale

Non esiste una strategia standard che garantisce un posizionamento ben definito, non si conoscono esattamente quali sono gli algoritmi con i quali Google lavora per posizionare un sito web. Tuttavia possiamo applicare diverse piccole strategie che possono consolidare la posizione del tuo sito sui motori di ricerca. Quali sono?

  • Gestisci le risorse del sito che non sono utili al ranking: maggiore sarà la dimensione del tuo sito, più grande sarà la quantità di pagine che Google dovrà gestire. Devi sapere, però. che ci sono alcune pagine “inutili” che non apportano alcun valore, né all’utente che legge, né allo stesso Google . Entra in gioco, dunque, il crawl budget, una particolare tipologia di punteggio che Google assegna ad ogni sito, dipendente dalle dimensioni del sito stesso (numero di pagine scansionate) e dalla velocità con cui scansiona. Minore è il tempo che Google impiega a scansionare, più alto sarà il crawl budget assegnato e maggiore importanza avrà il tuo sito agli occhi di Google. La soluzione? Utilizzare un noindex per tutte quelle pagine “inutili” al motore di ricerca: quest’azione ti consentirà di raggiungere più rapidamente un buon posizionamento.
  • Evita la keyword Cannibalization: quando più pagine dello stesso sito arrivano a competere per la stessa parola chiave si verifica una situazione di keyword cannibalization. Nel caso avessi una pagina del tuo sito ben posizionata per una determinata keyword e per evitare di farla superare da una nuova pagina che targetizza la stessa parola dovrai linkare questa stessa pagina alla vecchia utilizzando come anchor text la stessa keyword. A questo fine è utile, inoltre creare le cosiddette hub pages, delle vere e proprie “pagine contenitori” che possono essere portate su grazie alla forza dei link interni. In sostanza sono pagine che trattano specifiche chiavi di ricerca, ad esempio pagine di categoria, sotto-categoria. Il tuo obiettivo sarà quello di posizionare, per un hub, una parola chiave per un insieme di query di ricerca.
  • Ottimizza le URL: le URL hanno davvero un peso rilevante ai fini del posizionamento ed esiste una vera e propria strategia per scegliere gli indirizzi SEO friendly. Utilizza la parola chiave di riferimento all’interno della URL della tua pagina ma evita di ripeterle più volte nello stesso indirizzo, scegli il corretto Top Level Domain, è stato dimostrato, per esempio, che il TDL “.com” sia quello che ispira maggior fiducia agli occhi degli utenti. HTTP o HTTPS? È assolitamente consigliato implementare l’https, la sicurezza su un sito è un elemento fondamentale e i crimini online sono in costante aumento, quindi scegliere un protocollo sicuro in grado di criptare le informazioni sul tuo sito rassicurerà gli utenti (e anche te). URL lunga o corta? Una URL composta da circa 50 o 60 caratteri è sufficiente, Matt Cutts consiglia di usare una URL semplice e sintetica. Ricorda che le pagine posizionate al meglio su Google, spesso sono composte da URL corte! Rendila, inoltre, leggibile. Utilizza: il trattino (-), i caratteri minuscoli, nessun carattere speciale e nessuna stop word.
  • Rendi i contenuti di qualità: È confermato che un contenuto lungo e ben strutturato all’interno di un sito fa la differenza in termini di posizionamento. Scrivi contenuti di qualità che siano essi articoli o descrizioni di prodotto, differenziali e personalizzali. Aggiorna continuamente, fai un refresh delle pagine meno ottimizzate e migliora le news vecchie aggiungendo nuovi paragrafi e elementi SEO non visti in precedenza. Ricordati di mappare le pagine modificate e di impostare corretti Redirect 301.
  • Aggiorna continuamente il tuo sito: Ricorda che Google premia i siti con un’alta frequenza di aggiornamento, un sito mantenuto periodicamente e in modo corretto è un sito che ha maggiori possibilità di scalare posizioni. Vesti i panni dell’utente che naviga e rendi i contenuti interessanti agli occhi di legge. In fondo anche tu non vorresti leggere contenuti di scarsa qualità, vero?

 

In questi paragrafi avrai compreso quanto sia importante definire una corretta strategia SEO, che può essere la chiave di volta per lanciare/rilanciare il tuo sito sui motori di ricerca. In una strategia di marketing, la SEO rappresenta l’investimento per il tuo futuro! Per maggiori informazioni contattaci senza impegno!

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