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SEO o Content Marketing?

SEO o Content Marketing
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L’idea che molte aziende hanno sulla SEO, deriva da qualcosa che esisteva molti anni fa e che oggi, purtroppo o per fortuna, non esiste più.

Il concetto di SEO, ovvero l’ottimizzazione di sito e contenuti, in modo che siano leggibili al meglio dal motore di ricerca (tipicamente Google, ma non solo), vive ed è più attuale che mai.
Il primo passo di una “SEO strategy” è assicurarsi che la struttura dei contenuti sia coerente e che metta in risalto i punti di forza del business aziendale. E’ necessario individuare le keyword più importanti, che caratterizzano al meglio l’attività, correlandole ai volumi di ricerca e all’interesse emergente dalle ricerche online.

In seconda battuta, bisogna assicurarsi che tutti gli elementi tecnici on-site (title, meta-description, ecc.) siano implementati correttamente e strutturati in maniera efficiente. I titoli delle pagine, delle categorie, dovranno essere il più vicino possibile all’intento di ricerca del nostro “cliente tipo”. Le meta description, invece, dovranno incentivarlo a cliccare sul risultato nella pagina di Google, in modo da accedere al nostro sito.

Infine, sarà necessario implementare tutti quegli ulteriori elementi strutturati, che comunicano al motore di ricerca informazioni aggiuntive, correlate tra loro e che facciano eventualmente riferimento anche a dati esterni (recensioni, disponibilità, prezzo, scheda aziendale su Google Maps, ecc.). Servirà sia a Google, per meglio valutare la qualità dei contenuti, sia al nostro cliente tipo, per ricevere ulteriori informazioni utili, prima ancora che acceda al nostro sito.

Finito? Ovviamente no.

Fino a qualche anno fa era sufficiente infarcire le pagine dei siti di keyword, acquistare link in ingresso, valutandoli su base quantitativa, più che qualitativa, ed il gioco era fatto. Non perderemo tempo sull’illustrazione dei tanti cambi algoritmici apportati da Google nel corso degli anni.

Basti sapere che oggi, oltre alla qualità e alla quantità di link in ingresso (fattori ancora molto importanti), Google ha iniziato a rilevare anche altri elementi, per determinare il ranking di una pagina. Google, basandosi su moltissimi fattori (pare siano oltre 200!), stila continuamente la classifica dell’ordine in cui visualizzare i miliardi di pagine presenti nel proprio indice.

La SEO ad un tot al chilo è morta. DA ANNI.

Creare le condizioni affinché Google mostri le nostre pagine del nostro sito, quando un utente digita una keyword per noi strategica, è SEO.

E il Content Marketing?

Il Content Marketing è un po’ SEO, un po’ Comunicazione e un po’ Strategia.

Il content marketing serve a intercettare traffico utile per un business attraverso due canali principali:
Il motore di ricerca. Strutturando (appunto) i contenuti affinché comunichino con efficienza con Google;

Altre fonti di traffico (social media, newsletter, servizi di messaggistica, ecc.), andando incontro ai bisogni e agli interessi del nostro cliente tipo, creando per lui contenuti di valore che soddisfino curiosità, facciano cultura e, mai scordarlo, sappiano innescare (direttamente o indirettamente) l’attività commerciale.

Tra i 200 fattori rilevati in misura diversa da Google, ci sono anche quelli sulle interazioni, sulle condivisioni, sul tempo di permanenza sulla pagina, ecc. Tutti fattori che vanno al di là della semplicistica corrispondenza KEYWORD=QUERY=TRAFFICO.

Sia la SEO, sia le strategie di CONTENT MARKETING sono oggi veri e propri campi di battaglia. Se da un lato Google sviluppa algoritmi sempre più sofisticati, che penalizzino spam, siti sviluppati male o inutili, dall’altro troviamo una concorrenza sempre più agguerrita e preparata.

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